L’articolazione dell’anca è costituita dalla testa del femore e si articola con la cavità acetabolare (o acetabolo) posta all’intersezione tra ilio, ischio e pube.
Queste ultime tre ossa costituiscono nel loro complesso l’osso dell’anca o osso innominato.
Le ossa innominate di destra e di sinistra si articolano anteriormente attraverso la sintesi pubica e posteriormente si articolano attraverso le articolazioni sacro-iliache (o osso sacro). Osso sacro e osso innominato di destra e di sinistra costituiscono quindi nel loro complesso il bacino.
Le patologie che colpiscono l’articolazione dell’anca, quindi come sopra descritto l’articolazione tra la testa del femore e l’acetabolo, sono:
- artrosi che consiste nella degenerazione dello strato cartilagineo che ricopre i capi articolari, questo comporta lesioni articolari secondarie ed infiammazione che determinano a loro volta dolori e difficoltà nel movimento;
- impingement o conflitto femoro-acetabolare;
- anca a scatto;
- corpi mobili intra articolari;
- necrosi asettica della testa del femore;
- disturbi aspecifici o funzionali, come semplici instabilità cliniche o rigidità dell’anca.
Tutti questi però sono quadri che colpiscono soprattutto l’individuo adulto ed esordiscono in maniera insidiosa (non traumatica).
Quadri più tipici dell’età dell’infanzia e dell’adolescenza sono:
- il morbo di Calvé-Perthes;
- l’osteoma osteoide;
- le fratture da avulsione;
- gli esiti di displasia d’anca congenita.
Per quanto riguarda le patologie origine traumatica dell’adulto invece, è importante ricordare:
- la frattura del collo o della testa del femore, tipica in particolare dell’anziano;
- le lesioni del labbro cotiloideo.
Spesso quando si pensa alle patologie articolari dell’anca però vengono in mente gli interventi chirurgici di protesi d’anca che, nonostante siano relativamente frequenti e in alcuni casi non solo indicati ma inevitabili, riguardano la minor parte di pazienti che soffrono di dolore o difficoltà nel movimento dell’anca.
Spesso infatti l’indicazione è per una terapia di tipo conservativo, sia essa farmacologica, fisioterapica o multimodale.
L’articolazione dell’anca comunque è circondata da una moltitudine di tessuti molli quali muscoli, tendini, nervi e legamenti che possono ovviamente anch’essi andare incontro a patologie.