Il termine “SCOLIOSI” deriva dal greco “Skolios” che significa curva contorta o storta; si tratta però di un termine puramente descrittivo che non ci dice nulla sul tipo di curva, né sulle cause che l’hanno prodotta.
E’ una deformità tridimensionale spinale che viene solitamente definita come: un’apprezzabile deviazione laterale della colonna vertebrale, rispetto alla sua “normale” linea retta verticale.
La classificazione delle scoliosi
Le scoliosi vengono classificate in base all’età d’insorgenza, all’eziologia, all’entità della curva e alla sua riducibilità ed infine alla gravità della scoliosi stessa.
La scoliosi infatti può iniziare fin dai primi mesi così come in età infantile, giovanile o adolescenziale ed evolversi fino alla maturazione ossea del bambino (approssimativamente intorno ai 17 anni).
La scoliosi può essere idiopatica (aspecifica) o secondaria.
Le scoliosi secondarie a loro volta possono essere congenite (malformazioni vertebrali o costali) , oppure possono essere causate da patologie genetiche (che possono colpire il tessuto nervoso, osseo, cartilagineo o connettivale), neuromuscolari o degenerative. Altre cause sono quelle iatrogene (es intervento di toracotomia)o quelle legate a eventi come tumori vertebrali, ustioni, cicatrici, infezioni vertebrali, ecc.
In questo articolo ci occuperemo di SCOLIOSI IDIOPATICA
L’EZIOLOGIA della Scoliosi idiopatica rimane sconosciuta; sono state fatte diverse ipotesi ma nessuna comunemente accettata. La maggior parte degli autori comunque sostiene la compresenza di più fattori nella genesi della scoliosi idiopatica.
La VALUTAZIONE della Scoliosi idiopatica viene preceduta da un’ANAMNESI approfondita, ovvero una raccolta completa di dati clinici, utile non per sapere se è scoliosi oppure no, ma per indagare e valutare il rischio di evoluzione delle curve scoliotiche.
La Scoliosi Idiopatica infatti viene diagnosticata per esclusione; sarà premura del professionista sanitario accertarsi, durante la visita, che non vi sia una causa specifica.
Un’anamnesi ed una valutazione adeguata sono essenziali per impostare le scelte terapeutiche adeguate.
L’anamnesi viene seguita da uno screening di base (composto dal Test di Adams e dalla misurazione del gibbo) in seguito al quale il professionista sanitario deciderà se consigliare o meno una radiografia, prescritta dallo specialista ortopedico; viene poi eseguito l’esame posturale e neuro-muscolo-scheletrico utile a valutare l’impatto estetico, le curve della colonna, la forza muscolare, la stiffness muscolare e la mobilità articolare.
I dati rilevati attraverso l’anamnesi, l’RX e l’esame neuro-muscolo-scheletrico verranno poi integrati al fine di impostare un adeguato percorso terapeutico, specifico per ogni paziente.
Gli aspetti più rilevanti che emergono dall’anamnesi e dalla valutazione, e che devono essere considerati per la scelta della terapia, sono essenzialmente tre:
- IMPATTO ESTETICO: la qualità della vita è influenzata in maniera significativa dalle sensazioni relative al proprio corpo e all’accettazione del proprio aspetto;
- DISABILITA’: ciò che il paziente non riesce a svolgere durante la vita quotidiana;
- DOLORE: anche se la scoliosi non è quasi mai causa di dolore;
La curva, in particolare quella dorsale, infatti più che sul dolore può influire sulla funzione respiratoria; in realtà questo si verifica solo nei casi di scoliosi grave con insorgenza prima della pubertà o con forte tendenza alla progressione
IL TRATTAMENTO
- CHIRURGICO quando le curve scoliotiche superano i 50° Cobb.
- TERAPIA ORTESICA ovvero un uso di ortesi correttive (corsetti) ogni giorno, per un determinato periodo di tempo, al fine di correggere la scoliosi sui tre piani dello spazio. Vengono utilizzati solitamente fino all’arresto della progressione della scoliosi (solitamente fino alla maturità ossea ).
L’utilizzo di un corsetto rigido e la terapia chirurgica implicano sempre la somministrazione aggiuntiva di ESERCIZI FISIOTERAPICI SPECIFICI, utili anche per prevenire la progressione della scoliosi durante la crescita, e che comprendono:
- AUTOCORREZIONE in tre dimensioni dello spazio
- FORMAZIONE/APPRENDIMENTO NELLE ATTIVITA’ DI VITA QUOTIDIANA
- STABILIZZAZIONE DELLA POSTURA CORRETTA
- EDUCAZIONE DEL PAZIENTE
Gli esercizi vengono consigliati come primo passo per trattare la scoliosi idiopatica.
Gli esercizi sono personalizzati in base alle esigenze del paziente, al tipo di curva ed alla fase terapeutica; devono inoltre essere eseguiti regolarmente (si raccomandano 20 min al giorno).
Importantissimo poi associare a questi esercizi specifici un’attività sportiva di qualsiasi tipo, a preferenza del soggetto al fine di migliorare la forma fisica e il benessere attraverso l’esecuzione di schemi motori complessi e specifici (non è quindi un’alternativa terapeutica). Da non sottovalutare il ruolo sociale ed educativo dello sport.
Il bambino scoliotico infatti, deve giocare e fare attività sportiva nella stessa misura o persino in misura maggiore rispetto agli altri.
Si ritiene comunque che sia impossibile eradicare completamente la scoliosi idiopatica con le tecniche conservative, almeno ad oggi, ma è possibile impedire la progressione della patologia.
Bibliografia:
International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment, Negrini et al. 2011