La maggior parte di noi, nello specifico i due terzi, almeno una volta nella vita soffre di dolore al collo. I termini cervicalgia e cervico-brachialgia stanno proprio ad indicare una condizione dolorosa a carico, rispettivamente del solo rachide cervicale o di un’area più vasta che comprende il rachide stesso e l’arto superiore, talvolta anche fino alla mano.
L’esordio del dolore al collo può essere:
- traumatico, sicuramente il trauma più comune è il colpo di frusta da tamponamento automobilistico, ma esistono anche altre dinamiche quali ad esempio i tuffi di testa;
- insidioso, in questo caso il dolore al collo si manifesta senza un evento maggiore o una causa efficiente, anche se i sintomi possono essere scatenati da situazioni banali della vita quotidiana, quali posture mantenute, movimenti ripetuti, cambi di temperatura, periodi stressanti o problemi ad articolazioni vicine, quali spalla o articolazione temporo-mandibolare.
Di solito la cervicalgia e la cervico-brachialgia sono disturbi non specifici, quindi non sono associati ad un danno tessutale clinicamente identificabile, sono pertanto assolutamente benigni nonostante possano divenire persistenti o cronici e pertanto generare disabilità e diminuire la qualità della vita. Il dolore al collo o all’arto superiore può associarsi a rigidità, deficit di controllo motorio (cattiva postura statica e dinamica, coordinazione), trigger point, disfunzioni neurodinamiche, ecc. Chi ne soffre può riferire “contrattura”, “torcicollo”, “pesantezza”, “bruciori”, “formicolii”, “intorpidimento” a livello delle mani, disequilibri, ecc.
Raramente, al contrario, sintomi a collo e arto superiore possono sottendere patologie organiche specifiche quali:
- radicolopatia e mielopatia cervicali, che può essere determinata da un’ernia discale o da spondilosi (processo artrosico che colpisce la colonna vertebrale);
- patologie non muscolo-scheletriche, infatti anche malattie cardio-vascolari o tumorali possono generare sintomi in queste regioni.
Se ognuno di noi facesse una radiografia, una risonanza od una TC al collo, la maggior parte troverebbe alcuni “difetti” quali artrosi, discopatie, protrusioni, ecc. È da tener di conto però che tali reperti sono molto comuni anche nelle persone sane e sono semplici ‘testimoni del passar del tempo’.